L’achillea
TRA MITO E LEGGENDA Il nome deriva dalla leggenda riportata da Plinio secondo il quale, l’eroe Achille utilizzò la pianta durante l’assedio di Troia, su consiglio del centauro Chirone, per curare le ferite subite in battaglia dai suoi soldati e strategicamente quelle riportate dal re.
TEMPO BALSAMICO luglio/agosto
COME RACCOGLIERE raccogliere i fiori appena sbocciati in un luogo possibilmente poco inquinato e sempre nel quantitativo che serve per la preparazione
PROPRIETA’ da sempre ritenuta la pianta a vocazione ginecologica utilizzata per i disturbi mestruali, soprattutto in casi di ipermenorrea (sanguinamenti eccessivi) e dolori mestruali sotto forma di impacco con oleolito o decotto. L’altra sua grandissima qualità e’ quella di cicatrizzare E’ per questo che viene chiamata ‘pianta delle ferite’ avendo appunto funzioni antiemorragiche, disinfettanti e cicatrizzanti. L’achillea rimane quindi utile per lenire le ferite, ma anche da applicare sotto forma di impacco a cicatrici già esistenti. E’ utile per trattare ulcere varicose, emorroidi, ragadi anali o al capezzolo. Si può utilizzare sotto forma di tisana, tintura madre ad uso interno; impacchi con decotto e massaggi con oleolito per uso esterno.
Inoltre con l’achillea possiamo, utilizzandola sotto forma di oleolito, massaggiare le parti del corpo dove sentiamo si sono concentrati i nostri blocchi emotivi più importanti e porci in ascolto di ciò che accade in noi.
𝙇’𝙐𝙏𝙄𝙇𝙄𝙕𝙕𝙊 𝘿𝙀𝙇𝙇’𝘼𝘾𝙃𝙄𝙇𝙇𝙀𝘼 𝙋𝙊𝙄𝘾𝙃𝙀’ 𝙃𝘼 𝙋𝙍𝙊𝙋𝙍𝙄𝙀𝙏𝘼’ 𝘾𝙊𝘼𝙂𝙐𝙇𝘼𝙉𝙏𝙄 𝙀’ 𝘾𝙊𝙉𝙏𝙍𝙊𝙄𝙉𝘿𝙄𝘾𝘼𝙏𝙊 𝙋𝙀𝙍 𝘾𝙊𝙇𝙊𝙍𝙊 𝘾𝙃𝙀 𝘼𝙎𝙎𝙐𝙈𝙊𝙉𝙊 𝙁𝘼𝙍𝙈𝘼𝘾𝙄 𝘼𝙉𝙏𝙄𝘾𝙊𝘼𝙂𝙐𝙇𝘼𝙉𝙏𝙄, 𝘼𝙏𝙏𝙀𝙉𝙕𝙄𝙊𝙉𝙀 𝘼𝙉𝘾𝙃𝙀 𝘼 𝘾𝙃𝙄 𝙀’ 𝙎𝙀𝙉𝙎𝙄𝘽𝙄𝙇𝙀 𝘼𝙇𝙇𝙀 𝙋𝙄𝘼𝙉𝙏𝙀 𝘿𝙀𝙇𝙇𝘼 𝙁𝘼𝙈𝙄𝙂𝙇𝙄𝘼 𝘿𝙀𝙇𝙇𝙀 𝘼𝙎𝙏𝘼𝙍𝘼𝘾𝙀𝘼𝙀
COME FARE L’OLEOLITO Per fare l’oleolito di achillea io parto da achillea essiccata (uso solo i fiorellini) e olio extravergine di oliva, mettendo circa 200/250 g di achillea per litro di olio, mettere i fiori in un barattolo di vetro pulito e asciutto e si versa l’olio sopra, mi raccomando verificare che i fiori siano completamente coperti dall’olio. Chiudere il vaso e lasciare a riposo per circa 40 giorni al buio avendo cura di scuotere il vaso ogni 2/3 giorni poi filtrare accuratamente e conservare in un contenitore scuro e al buio.
C𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮 𝗲̀ 𝗽𝘂𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝘁𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝘂𝗼𝗹𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗼