Oggi parliamo dell’oleolito di lavanda, esistono molti tipi di lavanda ma quella officinale è la lavanda angustifolia.

PROPRIETA’ E IMPIEGHI Il suo particolare tropismo per il sistema nervoso fa si che questo oleolito venga utilizzato negli stati ansiosi e contro lo stress. Ha inoltre importanti proprietà lenitive che lo rendono utile in caso di irritazioni della pelle (anche da esposizione al sole) o per lenire il fastidio procurato dalle punture di insetto. L’oleolito di lavanda è ottimo come olio dopo bagno su pelle ancora umida come idratante. Per le sue proprietà antisettiche trova largo impiego in caso di dermatiti ed eczemi. Utile per dare sollievo in caso di contratture muscolari o mal di testa perché ha proprietà rilassanti e antinfiammatorie (si può utilizzare proprio come olio da massaggio). Si può utilizzare la sera per rilassarsi e conciliare il sonno. Sui capelli ci viene in soccorso in caso di forfora e pidocchi (sia in prevenzione che in presenza).

COME SI OTTIENE L’OLEOLITO DI LAVANDA Anche l’oleolito di lavanda si ottiene dalla macerazione del fiore (fresco o anche essicato) in olio di girasole o EVO (in realtà c’è chi utilizza anche l’olio di riso, ma io non ho mai provato). Il vasetto di vetro va riempito per 1/3 con i fiori di lavanda e per 2/3 con l’olio vegetale. L’olio deve coprire completamente i fiori. Agitare il contenitore almeno 2/3 volte a settimana. E’ una macerazione di circa 40 giorni a freddo cioè senza esposizione al sole del barattolo al fine di preservare le proprietà della pianta . Utilizzeremo un barattolo scuro chiuso sempre con una garza fermata da elastico e alla fine del periodo filtrare e travasare in barattoli di vetro scuri. Prima di filtrare guardate bene che sulla superficie non si siano formate muffe… In tal caso purtroppo dovrete buttare tutta la preparazione!!

𝘾𝙤𝙢𝙚 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 𝙧𝙞𝙘𝙤𝙧𝙙𝙖𝙩𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙡𝙚𝙜𝙜𝙚𝙩𝙚 𝙚̀ 𝙨𝙤𝙡𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙖 𝙨𝙘𝙤𝙥𝙤 𝙞𝙣𝙛𝙤𝙧𝙢𝙖𝙩𝙞𝙫𝙤 𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙣𝙙𝙚 𝙞𝙣 𝙣𝙚𝙨𝙨𝙪𝙣 𝙢𝙤𝙙𝙤 𝙨𝙤𝙨𝙩𝙞𝙩𝙪𝙞𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙥𝙖𝙧𝙚𝙧𝙚 𝙙𝙞 𝙪𝙣 𝙢𝙚𝙙𝙞𝙘𝙤