Primo Chakra – Muladhara, Chakra della Radice
E’ il primo dei sette Chakra principali e significa “radice”, base, ecco perché viene anche denominato “il Chakra della radice”. E’ dislocato nella zona del perineo (tra l’organo genitale e l’ano). Il colore ad esso collegato è il rosso, che quindi potrà essere utilizzato per influenzare positivamente il centro energetico (meglio non utilizzare il colore nella sua tonalità più accesa), l’elemento è la Terra, il miracolo della vita, la necessità di comprendere che non c’è solo la necessità di salire verso l’alto ma anche quello di sentirsi ben radicati e il senso l’olfatto, il primo senso che sviluppa il bambino e che gli consente di creare un rapporto stretto con la madre (l’olfatto permette al bambino di avvicinare il viso al seno e istintivamente succhiare il latte). Gli organi correlati sono intestino retto, le pelvi, gonadi, i genitali e le ghiandole surrenali, la vescica. Sempre correlati a questo Chakra abbiamo i piedi, le gambe, le ginocchia, il bacino e la colonna vertebrale, quindi le ossa, i muscoli e i tendini. E’ il Chakra con la vibrazione più bassa e a differenza degli altri é l’unico che non ha corrispondenza nei corpi sottili, questo dovuto al fatto che la sua bassa velocità di vibrazione lo lega alla materia e alle parti più solide e concrete del corpo umano. La caratteristica principale di questo Chakra è la sicurezza. I disturbi che possono essere correlati ad un primo Chakra non equilibrato sono quelli legati all’alimentazione quali anoressia e obesità, emorroidi, artriti, depressione, insicurezza, difficoltà di riconoscimento dell’identità sessuale, conflitti coi genitori. Quando questo Chakra si trova in una condizione iper la persona sarà molto impulsiva e con possibili reazioni animalesche. Quando è in equilibrio anche l’istinto funziona bene, siamo fiduciosi delle nostre capacità, siamo radicati a terra, non c’è resistenza al cambiamento, il passato non ci ossessiona ma ne è il nostro collegamento, ci fa vivere i ricordi senza un eccessivo attaccamento. E’ la nostra potenzialità latente. Collegato alle radici, al qui e ora, al corpo fisico. Questo Chakra si sviluppa all’incirca nel periodo che va dai 3 ai 5 anni del bambino. I Chakra sono in continua evoluzione, ma esiste un periodo nell’infanzia durante il quale assistiamo al fiorire del centro energetico. Come abbiamo visto per supportare e riequilibrare il Chakra possiamo utilizzare il colore rosso, ma possiamo anche utilizzare gli olii essenziali che per i centri energetici vengono considerati “stimolanti” o “calmanti”. Gli olii adeguati ristabiliranno l’equilibrio . Un olio definito “calmante” per un determinato Chakra potrebbe essere “stimolante” per un altro. Per quanto riguarda il primo Chakra vengono ritenuti “calmanti” il legno di cedro e il patchouli, mentre sono “stimolanti” muschio, lavanda, giacinto. Anche attraverso i cristalli possiamo portare equilibrio, il primo Chakra è principalmente correlato a pietre rosse e pietre scure che hanno qualità rigenerative e ancoraggio alla terra. Tra queste ricordiamo l’agata che porta gioia di vivere , aiuta nel riequilibrio delle energie maschili e femminili, incoraggia l’abbondanza. Il rubino che nutre e riscalda utile per superare un parto difficile o quando il rapporto con la madre è logorato da molto tempo. L’occhio di tigre che aiuta la creatività, la forza, protegge dal pericolo e aiuta nelle sfide da affrontare. Il granato che aiuta nei processi di rigenerazione sia anima che corpo, utile per questo anche per guarire la pelle, da supporto nel cambiamento. Le parole chiave di questo primo Chakra sono quindi istinto di sopravvivenza e radicamento alla terra per fare in modo che la vita non ci sembri un peso eccessivo da dover trasportare.
quanto sopra riportato è a puro scopo informativo e non vuole in alcun modo sostituire il parere del medico