Ebbene sì, stati ansiogeni si possono manifestare anche nei bambini, a prescindere dalla loro età. Una prima esperienza di ansietà può infatti fare la comparsa già nei primissimi anni di vita a volte con pensieri ben definiti a volte generalizzata. Spesso è riconducibile al momento in cui un bambino prova le prime esperienze di separazione dalle figure di riferimento, soprattutto dalla figura della mamma quando per esempio deve fare rientro al lavoro finito il periodo di congedo per la maternità. Altri momenti di manifestazione possono essere riconducibili a nuove tappe che il bambino si appresta a conquistare: l’inizio della scuola materna, l’inizio della scuola, per le bambine l’arrivo delle mestruazioni o per esempio la separazione dei genitori. Quando questa sensazione di malessere si manifesta in modo molto intenso possiamo avere nel bambino anche la comparsa di una vera e propria sintomatologia quale tremori, sudorazione abbondante, alterazione delle pulsazioni cardiache portando a nausea e vomito, dolori addominali e cefalee fino a manifestazioni di rabbia e pianto isterico inconsolabile e disturbi dell’attenzione, tutte queste reazioni sono per il bambino estremamente difficili da gestire e questo alimenta ancora di più questo stato. Ma come mai si scatena tutto questo tsunami ? Studi hanno dimostrato che lo sviluppo di questo stato può essere in parte riconducibile all’ambiente circostante, in parte può dipendere da un fattore di predisposizione genetica e in parte dal temperamento stesso del bambino, alla base abbiamo comunque un profondo senso di insicurezza che fa temere al bambino che, fuori dal proprio controllo, qualcosa di brutto possa accadere a lui o ai suoi cari. Come possiamo accompagnare i bambini nell’affrontare la gestione di questo sentimento? i fiori di Bach per esempio ci posso venire in soccorso, anche con i bambini c’è ottima risposta, ma anche l’atteggiamento di chi si relaziona con il bambino è estremamente importante. È indispensabile spiegare al bambino, con parole semplici cosa gli sta succedendo, i bambini soprattutto in tenera età hanno la necessità di capire, il non capire per loro è motivo infatti di frustrazione che in questo momento alimenterebbe ancora di più lo stato ansioso. È necessario ascoltarli, invitarli a raccontare come si sentono e cosa questa sensazione provoca in loro, sarà d’aiuto a entrambi per comprendere il momento. Può sembrare difficile, ma anche questo è necessario: insegnate al bambino a non scappare dalla situazione, ma ad essere coraggioso, insegnategli a non rifuggire dalle situazioni che possono scatenare in lui ansia, premiandolo ogni qual volta si sforzerà per affrontare ciò che lo spaventa. Questo servirà anche come palestra per quando sarà grande perché sicuramente si troverà come tutti a dover affrontare situazioni difficili, ma non si può scappare in eterno. Come avrete capito anche dal punto di vista famigliare gestire le ansietà dei propri figli mette a dura prova, ma ricordate che accompagnare i bambini attraverso una corretta gestione delle proprie emozioni significa gettare le basi solide affinchè da adulti possano gestirle in modo funzionale. Se siete interessati all’argomento o avete necessità di confronto vi ricordo che presso il mio studio è possibile intraprendere un percorso personalizzato volto al benessere sia per bambini che per adulti.