La calendula
TRA MITO E LEGGENDA al centro di molti miti e leggende sulle pene d’amore, sia per i greci che per i latini, il fatto che i fiori si aprissero al mattino per richiudersi al tramonto, era considerato un simbolo di sottomissione e di dolore per la scomparsa del sole, questa credenza ha fatto si che la calendula sia stata associata nel corso dei secoli ai sentimenti di dolore, noia e pena. La letteratura parla Di un’antica usanza germanica secondo la quale in virtù della fioritura prolungata le ragazze piantavano questa pianta nelle orme lasciate dall’amato , in tal modo si credeva che l’affetto tra gli innamorati non si sarebbe mai affievolito. Nell’antichità il fiore era utilizzato inoltre come barometro per prevedere il meteo, in caso di forte umidità che preannuncia il mal tempo, infatti, il fiore al mattino non si apre. Nel linguaggio dei fiori e delle piante, nonostante la bellezza dei fiori e le sue straordinarie proprietà , la calendula non ha mai perso il suo significato originale e simboleggia ancora oggi il dispiacere, il dolore, le pene d’amore e la gelosia.
QUANDO SI RACCOLGONO I FIORI I fiori si raccolgono al mattino quando sono belli aperti e si fanno essiccare all’ombra.
TEMPO BALSAMICO ottimale è da fine aprile a tutto luglio, il clima ormai mite tutto l’anno ci potrà comunque mostrare fioriture anche invernali.
PROPRIETA’ DELLA CALENDULA La calendula è la pianta che lenisce, rimargina e sfiamma la pelle arrossata e sensibile, l’oleolito è quindi utile su ustioni, punture di insetti e pelle arrossata anche per scottature da sole. Ideale per la pelle delicata dei bambini e utile alle mamme durante l’allattamento perché attenua l’irritazione dei capezzoli dolenti. Ci viene in soccorso anche nella prevenzione delle smagliature.
Per uso interno la calendula è presente in preparazioni detossinanti e depurative per fegato e cistifellea, antispasmodica nel caso di dolori mestruali . Grazie alle mucillagini, può agire anche sulle irritazioni delle mucose ed è quindi indicata in caso di colite, gastrite, ulcere e qualunque patologia a carico dei tessuti interni.
COME SI PREPARA L’OLEOLITO DI CALENDULA
𝘓’𝘖𝘓𝘌𝘖𝘓𝘐𝘛𝘖 𝘋𝘐 𝘊𝘈𝘓𝘌𝘕𝘋𝘜𝘓𝘈 𝘌’ 𝘚𝘖𝘓𝘖 𝘌𝘋 𝘌𝘚𝘊𝘓𝘜𝘚𝘐𝘝𝘈𝘔𝘌𝘕𝘛𝘌 𝘗𝘌𝘙 𝘜𝘚𝘖 𝘛𝘖𝘗𝘐𝘊𝘖, 𝘈𝘚𝘚𝘖𝘓𝘜𝘛𝘈𝘔𝘌𝘕𝘛𝘌 𝘋𝘈 𝘕𝘖𝘕 𝘐𝘕𝘎𝘌𝘙𝘐𝘙𝘌, 𝘉𝘌𝘕 𝘛𝘖𝘓𝘓𝘌𝘙𝘈𝘛𝘖 𝘚𝘜𝘓𝘓𝘈 𝘗𝘌𝘓𝘓𝘌 𝘚𝘐 𝘊𝘖𝘕𝘚𝘐𝘎𝘓𝘐𝘈 𝘚𝘌𝘔𝘗𝘙𝘌 𝘗𝘙𝘐𝘔𝘈 𝘜𝘕 𝘛𝘌𝘚𝘛 𝘐𝘕 𝘜𝘕𝘈 𝘗𝘐𝘊𝘊𝘖𝘓𝘈 𝘡𝘖𝘕𝘈 𝘋𝘐 𝘗𝘌𝘓𝘓𝘌 𝘗𝘌𝘙 𝘝𝘌𝘙𝘐𝘍𝘐𝘊𝘈𝘙𝘕𝘌 𝘓𝘈 𝘛𝘖𝘓𝘓𝘌𝘙𝘈𝘕𝘡𝘈, 𝘉𝘜𝘖𝘕𝘈 𝘈𝘉𝘐𝘛𝘜𝘋𝘐𝘕𝘌 𝘍𝘈𝘙𝘌 𝘚𝘌𝘔𝘗𝘙𝘌 𝘘𝘜𝘌𝘚𝘛𝘖 𝘛𝘌𝘚𝘛 𝘘𝘜𝘈𝘕𝘋𝘖 𝘊𝘐 𝘚𝘐 𝘈𝘗𝘗𝘙𝘌𝘚𝘛𝘈 𝘈 𝘗𝘙𝘖𝘝𝘈𝘙𝘌 𝘗𝘌𝘙 𝘓𝘈 𝘗𝘙𝘐𝘔𝘈 𝘝𝘖𝘓𝘛𝘈 𝘜𝘕 𝘘𝘜𝘈𝘓𝘚𝘐𝘈𝘚𝘐 𝘗𝘙𝘌𝘗𝘈𝘙𝘈𝘛𝘖.𝘜𝘕 𝘗𝘙𝘌𝘗𝘈𝘙𝘈𝘛𝘖 𝘕𝘈𝘛𝘜𝘙𝘈𝘓𝘌 𝘌 𝘈 𝘉𝘈𝘚𝘌 𝘋𝘐 𝘗𝘐𝘈𝘕𝘛𝘌 𝘕𝘖𝘕 𝘚𝘐𝘎𝘕𝘐𝘍𝘐𝘊𝘈 𝘌𝘚𝘌𝘕𝘛𝘌 𝘋𝘈 𝘐𝘕𝘛𝘖𝘓𝘓𝘌𝘙𝘈𝘕𝘡𝘌 𝘌 𝘐𝘕𝘕𝘖𝘘𝘜𝘖 𝘘𝘜𝘐𝘕𝘋𝘐 𝘗𝘙𝘐𝘝𝘖 𝘋𝘐 𝘊𝘖𝘕𝘛𝘙𝘖𝘐𝘕𝘋𝘐𝘊𝘈𝘡𝘐𝘖𝘕𝘐, 𝘌’ 𝘚𝘌𝘔𝘗𝘙𝘌 𝘉𝘌𝘕𝘌 𝘙𝘐𝘊𝘖𝘙𝘋𝘈𝘙𝘓𝘖
Ora veniamo alla preparazione che può avvenire sia da fiore essiccato che fresco. Io parto dal fiore essiccato all’ombra , in questo modo è più difficile incappare nella formazione di muffe ( voi controllate sempre bene in ogni caso) in quanto il fiore fresco della calendula è molto corposo. Riempite il vaso per 2/3 di olio e 1/3 di fiori che dovranno essere ben pigiati per essere completamente sommersi dall’olio. Chiudete il vaso con coperchio questa volta (versione fiore essiccato) ed esponete per 30/40 giorni alla luce del sole ritirando la notte e avendo l’accortezza di mescolare il vaso ogni 2/3 giorni, procedere poi a filtrare con una garza strizzando bene i fiori per fare uscire al massimo le proprietà, conservare in contenitori scuri e al buio
𝑽𝒊 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒐 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 𝒖𝒏𝒂 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒆𝒏𝒖𝒕𝒐 𝒏𝒆𝒍 𝒑𝒐𝒔𝒕 𝒉𝒂 𝒊𝒍 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒔𝒄𝒐𝒑𝒐 𝒊𝒏𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒗𝒖𝒐𝒍𝒆 𝒊𝒏 𝒂𝒍𝒄𝒖𝒏 𝒎𝒐𝒅𝒐 𝒔𝒐𝒔𝒕𝒊𝒕𝒖𝒊𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒑𝒂𝒓𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒄𝒐.