Tra poco i campi inizieranno a tingersi di un meraviglioso color violetto, infatti è sempre più frequente incontrare campi coltivati a zafferano anche nelle nostre zone.

Lo zafferano è la spezia più costosa al mondo e ha origini lontanissime, probabilmente orientali, importato assieme ad altre spezie e alla seta dall’Oriente e poi diffuso in Europa. In Italia le coltivazioni sono soprattutto in Sardegna, Sicilia e Abruzzo. Anche l’Emilia Romagna è terra di coltivazioni di questa pregiatissima spezia. Si ottiene dagli stimmi del fiore del Crocus Sativus, conosciuto anche come zafferano vero, una pianta della famiglia delle Iridacee. La pianta di zafferano vero cresce fino a 20–30 cm e dà fino a quattro fiori, ognuno con tre stimmi color cremisi intenso.

𝘾𝙤𝙣𝙨𝙞𝙙𝙚𝙧𝙖𝙩𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙚̀ 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙨𝙤𝙘𝙝𝙚̀ 𝙞𝙢𝙥𝙤𝙨𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚 𝙩𝙧𝙤𝙫𝙖𝙧𝙚 𝘾𝙧𝙤𝙘𝙪𝙨 𝙎𝙖𝙩𝙞𝙫𝙪𝙨 𝙨𝙥𝙤𝙣𝙩𝙖𝙣𝙚𝙤 𝙖𝙙𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙖 𝙪𝙨𝙤 𝙖𝙡𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙣 𝙣𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖. 𝘼𝙩𝙩𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙦𝙪𝙞𝙣𝙙𝙞 𝙖 𝙣𝙤𝙣 𝙘𝙤𝙣𝙛𝙤𝙣𝙙𝙚𝙧𝙫𝙞 𝙘𝙤𝙣 𝙡𝙤 𝙯𝙖𝙛𝙛𝙚𝙧𝙖𝙣𝙤 𝙨𝙚𝙡𝙫𝙖𝙩𝙞𝙘𝙤 (𝘾𝙧𝙤𝙘𝙪𝙨 𝙎𝙚𝙡𝙫𝙖𝙩𝙞𝙘𝙤) 𝙘𝙝𝙚 𝙚̀ 𝙫𝙚𝙡𝙚𝙣𝙤𝙨𝙤 𝙚 𝙝𝙖 𝙞𝙡 𝙛𝙞𝙤𝙧𝙚 𝙨𝙞𝙢𝙞𝙡𝙚 𝙖𝙡 𝙎𝙖𝙩𝙞𝙫𝙪𝙨. 𝙄𝙡 𝘾𝙧𝙤𝙘𝙪𝙨 𝙨𝙚𝙡𝙫𝙖𝙩𝙞𝙘𝙤 𝙝𝙖 𝙥𝙚𝙧𝙤̀ 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙞 𝙙𝙞 𝙛𝙞𝙤𝙧𝙞𝙩𝙪𝙧𝙖 𝙚 𝙣𝙪𝙢𝙚𝙧𝙤 𝙨𝙩𝙞𝙢𝙢𝙞 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙙𝙖𝙡 𝙎𝙖𝙩𝙞𝙫𝙪𝙨 . 𝙇𝙖 𝙧𝙖𝙘𝙘𝙤𝙡𝙩𝙖 𝙙𝙚𝙫𝙚 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙖 𝙞𝙣 𝙨𝙞𝙘𝙪𝙧𝙚𝙯𝙯𝙖 𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙨𝙞 𝙚̀ 𝙘𝙚𝙧𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝙘𝙞𝙤̀ 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙞 𝙧𝙖𝙘𝙘𝙤𝙜𝙡𝙞𝙚.

PERIODO E MODALITA’ DI RACCOLTA:

I fiori dello zafferano sono delicatissimi. La raccolta viene eseguita a mano e si ripete ogni mattina all’alba prima che la luce del sole faccia aprire i fiori, per tutto il periodo della fioritura, fra la seconda metà di ottobre e la prima di novembre. Lo zafferano produce una unica fioritura all’anno. Una volta raccolti, i fiori vengono riposti in cesti di vimini in attesa di essere mondati.

La mondatura è un’operazione che consiste nel separare gli stimmi dalle altre parti del fiore. Ogni fiore di zafferano è generalmente composto da tre stimmi rossi, tre antere gialle e cinque petali viola. La mondatura va eseguita in giornata per preservare al meglio la qualità del prodotto.

Si procede quindi all’essiccazione degli stimmi, questa operazione è da curare in particolare modo in quanto buona parte della qualità del prodotto che otterremo dipende da questa fase.

PROPRIETA’ e USI:

E’ uno degli alimenti più ricchi di carotenoidi che conferiscono il tipico colore giallo alle pietanze, e vitamine A, B1 e B2. Contiene safranale e per questa ragione si usa in fitoterapia nel trattamento dei disturbi dell’umore, come sedativo e antispasmodico con attività antielmintica, efficace contro il mal d’auto. Essendo lo zafferano uno dei più potenti antiossidanti, contrasta i radicali liberi, responsabili dell’accelerazione dell’invecchiamento cellulare. Favorisce la digestione, stimola l’apparato digerente, aumentando la secrezione di bile e di succhi gastrici ed è quindi usato per la preparazione di liquori digestivi. ’Ha un’azione calmante, analgesica e antispasmodica, che induce uno stato di rilassamento muscolare.

Secondo i canoni della dietetica cinese questa spezia ha una natura neutra e sapore dolce e piccante con un tropismo per i meridiani di Fegato e Cuore.

LA LEGGENDA DELLO ZAFFERANO

Un’antica leggenda greca parla dell’origine dello zafferano e racconta di Croco (Crocus) e della sua ricerca di una giovane ninfa di nome Smilace (Smilax), che abitava nei boschi nei pressi di Atene. La ricerca portò alla nascita di un amore idilliaco. La ninfa, presto, si annoiò delle attenzioni che Croco le rivolgeva e decise di lasciarlo. Lui, però, non si arrese e continuò a tormentare la bella Smilax. Smilax, per sbarazzarsi di lui, utilizzò la magia e lo trasformò in un fiore di zafferano. Da allora, sino a oggi, lo zafferano è diventato il simbolo che unisce i continenti, le civiltà e le culture.

𝑄𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑟𝑖𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑜𝑠𝑡 ℎ𝑎 𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑜 𝑖𝑛𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑖𝑛 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑟𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑐𝑜

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